Lettera dal Vicariato Patriarcale presso la Santa Sede

Anche se può sembrare tardi, ma non lo è, dal momento che il Califfo Al-Baghdadi continua imperterrito nella sua folle opera distruttrice della civiltà , la Basilica di Santa Maria in Cosmedin, dopo aver pregato molto per la Siria e l’Iraq, dopo aver monitorato costantemente la situazione tragica in cui versa il Medio Oriente e il silenzio e apatia che fa da contorno, in prossimità della solennità della grande festa della Trasfigurazione e dell’Assunzione, nella speranza che Dio voglia salvare il suo popolo, non ha potuto più tacere, per manifestare la sua riprovazione per tutto quel male che vede. Fermo restando che il cristianesimo è religione di pace e fratellanza, con queste sue parole vuole esprimere al mondo intero che la pace si costruisce, difende e mantiene con il coraggio della verità, che a volte consiste nel correggere il fratello prepotente che è in errore. non vogliamo altri Caino!

Diffondete e aiutateci ad aver risposte!

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Può sembrare tardi per esordire anche noi con una lettera aperta per esprimere la nostra indignazione, per pretendere il rispetto dei diritti dell’uomo e dei cristiani, per pretendere che i cristiani siano messi a parte dei problemi interni all’Islam.
Sarebbe stato tardi se tutti i Governanti del Medio Oriente e dell’Occidente si fossero precipitati in un attimo fulmineo a cancellare anche le sole iniziali di questo califfato sorto dal nulla, e non ve ne fosse stata più menzione.
Sarebbe stato tardi se la città di Mousul fosse ancora popolata dei suoi cittadini cristiani, sciiti, eziditi, kurdi, e di tutte le altre minoranze religiose.
sarebbe stato tardi se le tombe dei profeti Giona, Set e gli altri fossero ancora in piedi a testimoniare fede e storia.
Sarebbe stato tardi se i monasteri e vescovadi non fossero stati occupati, sarebbe stato tardi se all’Onu vi fosse stata una riunione straordinaria per discutere e dirimere queste inaudite pulizie etniche e anacronistiche imposizioni di tasse a motivo della fede.
Sarebbe stato tardi se le crocifissioni e mutilazioni di corpi di cristiani già esanimi si fossero fermate da tempo ormai.
Sarebbe stato tardi se la Siria, l’Iraq, la Libia e tutta la regione limitrofa avessero già eliminato il ricordo di queste orride bandiere nere sulle chiese al posto della croce.
Sarebbe stato tardi se i cristiani di Siria e di Iraq non avessero mai perso le loro case, e non fossero mai stati marchiati come bestie destinate al macello.
Ma mi duole riconoscere e sentire il silenzio assordante che inonda il mondo di vergogna, perchè tardi non è! non è cambiato nulla, ecco perchè, dopo aver molto pregato e monitorato costantemente la situazione, sono a manifestare quella che deve essere l’indignazione di tutti, almeno dei retti di cuore, di coloro che hanno sete di giustizia.
Con questa mia sono a voler sollevare le coscienze dei tiepidi e a dar voce a quanti ora non hanno neanche una pietra sulla quale posare il capo durante la notte da passare per strada, lontano da tutto quello per cui hanno lavorato e sperato, padroni solo della loro fede, che noi da qui dobbiamo sorreggere e difendere. Per questo vi prego, abbiate il coraggio del buon samaritano abbandonando la vigliaccheria di caino.
Chi può faccia qualcosa, almeno rompiamo il silenzio! Coraggio! Cristo è con noi!

P. Mtanious Hadad B.S.


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